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PRAVASTATINA MY*10CPR 20MG

PRAVASTATINA MY*10CPR 20MG

MYLAN SpA
minsan: 041216019
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Obbligo di ricetta

AVVERTENZE
In pochi casi e' stato segnalato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia gravis o la miastenia oculare preesistenti (vedereparagrafo 4.8). In caso di peggioramento dei sintomi Pravastatina Mylan deve essere interrotto. Sono state segnalate recidive quando e' stata (ri)somministrata la stessa statina o una statina diversa. La pravastatina non e' stata valutata in pazienti con ipercolesterolemia omozigote familiare. La terapia non e' adatta quando l'ipercolesterolemia e' dovuta ad elevati livelli di colesterolo HDL. Come per gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, l'associazione della pravastatina coni fibrati non e' raccomandata. Nei bambini prima della puberta' il rischio/beneficio del trattamento deve essere attentamente valutato dal medico prima di iniziare il trattamento. Disturbi epatici: come con glialtri agenti ipolipidemizzanti, sono stati osservati moderati aumentidei livelli delle transaminasi epatiche. Nella maggioranza dei casi ilivelli delle transaminasi epatiche sono tornati ai valori basali senza bisogno dell'interruzione della terapia. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti che sviluppano aumenti delle transaminasi ela terapia deve essere sospesa se gli aumenti dell'alanina aminotransferasi (ALT) e dell'aspartato aminotransferasi (AST) superano di 3 volte in modo persistente il limite superiore della norma. Ci sono state rare segnalazioni post-marketing di insufficienza epatica fatale e nonfatale in pazienti che assumevano statine, inclusa pravastatina. Se durante il trattamento con pravastatina si manifestasse danno epatico severo con sintomatologia clinica e/o iperbilirubinemia o ittero, si deve sospendere immediatamente il trattamento. Se non si riscontra una eziologia diversa, non si deve somministrare nuovamente pravastatina. Sideve esercitare cautela quando si somministra pravastatina a pazienticon anamnesi di malattie epatiche o con forte consumo di alcol. Disturbi muscolari: come con gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine), la pravastatina e' stata associata con insorgenza di mialgia,miopatia e molto raramente di rabdomiolisi. La miopatia deve essere presa in considerazione in ogni paziente in terapia con statine che presentino sintomi muscolari inspiegabili come dolore o sensibilita', debolezza muscolare o crampi muscolari. In questi casi devono essere misurati i livelli di creatin chinasi (CK) (vedi sotto). La terapia con statine deve essere temporaneamente interrotta quando i livelli di CK sono maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (ULN) o quandovi siano gravi sintomi clinici. Molto raramente (in circa 1 caso su 100 000 pazienti-anno), compare rabdomiolisi, con o senza insufficienzarenale secondaria. La rabdomiolisi e' una condizione acuta, potenzialmente fatale, dei muscoli scheletrici che puo' comparire in ogni momento durante il trattamento ed e' caratterizzata da distruzione muscolaremassiva associata ad un forte aumento della CK (di solito > 30 o 40 volte il limite superiore della norma) che porta alla mioglobinuria. Ilrischio di miopatia con le statine sembra essere dipendente dall'esposizione e pertanto puo' variare in relazione alle caratteristiche individuali dei principi attivi (a causa della lipofilia e delle differenze farmacocinetiche) e dipende dal loro dosaggio e dal potenziale di interazioni con gli altri farmaci. Benche' non vi siano controindicazioni per l'apparato muscolare alla prescrizione delle statine, certi fattori predisponenti, fra i quali l'eta' avanzata (>65), l'ipotiroidismonon controllato e l'insufficienza renale, possono aumentare il rischiodi tossicita' muscolare e pertanto giustificano un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio ed uno speciale monitoraggio clinico.In tali pazienti e' indicato il controllo di CK prima di iniziare laterapia con le statine (vedere di seguito). Vi sono state segnalazionimolto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (Immune-MediatedNecrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM e' caratterizzata clinicamente da stanchezza muscolareprossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. Il rischio e la gravita' di disturbi muscolari durante la terapia con statine, viene aumentato dalla co-somministrazione di medicinali che possonointeragire, come ciclosporina, claritromicina e altri macrolidi o niacina. L'uso di fibrati da soli e' occasionalmente associato con miopatia. L'uso combinato di statine e fibrati deve in generale essere evitato. Un aumento dell'incidenza di miopatia e' stato descritto in pazienti che ricevevano altre statine in associazione con inibitori del metabolismo del citocromo P450. Questo puo' essere il risultato di interazioni farmacocinetiche che non sono state documentate per la pravastatina (vedere paragrafo 4.5). Quando associati alla terapia con statine, di solito i sintomi muscolari si risolvono dopo interruzione della terapia. Le statine inclusa la pravastatina non devono essere co-somministrate con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni diinterruzione del trattamento con acido fusidico. Nei pazienti in cuie' considerato indispensabile l'uso di acido fusidico per via sistemica, il trattamento con statine deve essere sospeso per tutta la duratadel trattamento con acido fusidico. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti trattati con acido fusidico e statine in combinazione (vedere paragrafo 4.5). Il paziente deveessere avvisato di consultare immediatamente un medico se avverte sintomi di debolezza muscolare, dolore o flaccidita'. La terapia con statine puo' essere reintrodotta sette giorni dopo l'ultima dose di acidofusidico. In circostanze eccezionali, qualora sia necessaria una terapia sistemica prolungata con acido fusidico, ad esempio, per il trattamento di infezioni gravi, la necessita' di co-somministrazione di Pravastatina Mylan e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico. Sono stati riferiti casi di miopatia, inclusa rabdomiolisi, dopo somministrazione concomitante di pravastatina e colchicina, e si deve usare cautela quando si somministra pravastatina con colchicina (vedere paragrafo 4.5). Misurazione ed interpretazione della CK: il monitoraggio di routine della creatin chinasi(CK) o di altri enzimi muscolari non e' raccomandato in pazienti asintomatici in terapia con statine. Tuttavia, la misurazione della CK e'raccomandata prima dell'inizio della terapia in pazienti con particolari fattori predisponenti ed in pazienti che sviluppino sintomi muscolari durante la terapia con statine, come descritto piu' sotto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti modificanti i lipidi sierici/riduttori del colesterolo e dei trigliceridi/inibitori dell'HMG-CoA riduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Malattie epatiche in fase attiva inclusiaumenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche che superano di 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafo 4.4). Gravidanza o allattamento (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
PRAVASTATINA MYLAN COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato, diidrossialluminio sodico carbonato, sodio stearil fumarato. Compresse da 40 mg: ferro ossido rosso. (E172). Compresseda 20 mg: ferro ossido giallo (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze degli eventi avversi sono cosi' classificate: molto comune (> 1/10); comune (da > 1/100, a < 1/10); non comune (da > 1/1 000, a< 1/100); raro (da > 1/10 000, a < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000);non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effettiindesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Studiclinici: la pravastatina in compresse e' stata studiata alla dose di 40 mg in sette studi randomizzati, in doppio cieco controllati verso placebo, che hanno coinvolto oltre 21 000 pazienti trattati con pravastatina (N=10 764) o placebo (N=10 719), corrispondenti ad oltre 47 000 pazienti-anno di esposizione alla pravastatina. Oltre 19 000 pazienti sono stati seguiti per una mediana di 4,8-5,9 anni. Sono state riportate le seguenti reazioni avverse, nessuna delle quali e' comparsa con una frequenza superiore allo 0,3% nel gruppo della pravastatina rispettoa quello del placebo. Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiri, cefalea, disturbi del sonno, insonnia; non nota: miastenia gravis. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della visione (inclusavisione offuscata e diplopia); non nota: miastenia oculare. Patologiegastrointestinali. Non comune: dispepsia/bruciore epigastrico, doloreaddominale, nausea/vomito, stitichezza, diarrea, flatulenza. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzionecutanea, orticaria, anomalie del cuoio capelluto o dei capelli (inclusa l'alopecia). Patologie renali e urinarie. Non comune: minzione anormale (incluse disuria, aumentata frequenza della minzione, nicturia). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione sessuale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Non comune: affaticamento. Eventi di particolareinteresse clinico. Muscolo scheletrico: negli studi clinici sono stati riportati effetti sul muscolo scheletrico, ad esempio dolore muscoloscheletrico, inclusa artralgia, crampi muscolari, mialgia, debolezza muscolare ed elevati livelli di CK. La percentuale della mialgia (pravastatina 1,4% vs. placebo 1,4%) e della debolezza muscolare (pravastatina 0,1% vs. placebo < 0,1%) e l'incidenza dei livelli di CK > 3 voltee > 10 volte i valori superiori della norma negli studi "Cholesterol and Recurrent Events" (CARE), "West of Scotland Coronary Prevention Study" (WOSCOPS) e "Long-term intervention with pravastatin in Ischemic Disease" (LIPID) e' stata simile al placebo (pravastatina 1,6% vs. placebo 1,6% e pravastatina 1,0% vs. placebo 1,0%, rispettivamente) (vedere paragrafo 4.4). Effetti epatici: sono stati riportati aumenti delletransaminasi sieriche. Nei 3 studi a lungo termine, controllati versoplacebo, CARE, WOSCOPS e LIPID, anomalie marcate delle ALT ed AST (> 3volte il limite superiore della norma) sono comparse con frequenza simile (<= 1,2%) in entrambi i trattamenti. Post-marketing: in aggiuntaai precedenti, i seguenti eventi avversi sono stati riportati durantel'esperienza post-marketing con la pravastatina: Patologie del sistemaimmunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita', anafilassi, angioedema, sindrome simile al Lupus eritematoso. Patologie del sistemanervoso. Molto raro: polineuropatia periferica, in particolare se usata per un lungo periodo di tempo, parestesia. Patologie gastrointestinali. Molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: itterizia, epatite, necrosi epatica fulminante; frequenza non nota: insufficienza epatica fatale e non fatale. Patologie della cute e del tessutosottocutaneo. Raro: reazione di fotosensibilita'; molto raro: dermatomiosite; frequenza non nota: rash, incluso rash lichenoide. Patologiemuscoloscheletriche e del tessuto connettivo. Molto raro: rabdomiolisiche puo' essere associata ad insufficienza renale acuta secondaria amioglobinuria, miopatia (vedere paragrafo 4.4), miositi, polimiositi;non comune: patologie al tendine, soprattutto tendiniti, a volte complicate da rottura; frequenza non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata (vedere paragrafo 4.4), stiramenti muscolari, strappi e rotture.Effetti di classe. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con alcune statine: incubi, perdita della memoria, depressione, casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con laterapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.4), diabete mellito: la frequenza dipendera' dalla presenza o assenza dei fattori di rischio (glicemia a digiuno a 5,6 mmol/L, BMI> 30kg/m^2, ha sollevato trigliceridi, anamnesi di ipertensione). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la pravastatina e' controindicata in gravidanza e deve essere somministrata a donne potenzialmente fertili solo se non intenzionate ad iniziare una gravidanza e dopo averle informate del rischio potenziale. Si raccomanda particolare cautela nelle adolescenti in eta' fertile, per assicurare la completa comprensione del potenziale rischioassociato alla terapia con pravastatina durante la gravidanza. Se unapaziente pianifica una gravidanza o accerta uno stato di gravidanza,il medico deve essere immediatamente informato e la pravastatina deveessere interrotta a causa del potenziale rischio per il feto (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: una piccola quantita' di pravastatina viene escreta nel latte umano; pertanto e' controindicata durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3).
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia: trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alladieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio, riduzione del peso) e' inadeguata. Prevenzione primaria: riduzione dellamortalita' e della morbilita' cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave e a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta (vedere paragrafo 5.1). Prevenzione secondaria: riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolari in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, come aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio (vedere paragrafo 5.1). Post-trapianto: riduzione della iperlipidemia post-trapianto in pazienti in terapiaimmunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1).
INTERAZIONI
Fibrati: l'uso di fibrati da soli e' occasionalmente associato a miopatia. Un aumentato rischio di eventi avversi di tipo muscolare, inclusala rabdomiolisi, e' stato riportato quando i fibrati vengono associati con altre statine. Questi eventi avversi non possono essere esclusicon pravastatina, pertanto l'uso combinato di pravastatina e fibrati (es. gemfibrozil, fenofibrato) deve in generale essere evitato (vedereparagrafo 4.4). Se questa associazione e' considerata necessaria, e' richiesto un attento monitoraggio clinico e della CK dei pazienti in questo regime terapeutico. Acido fusidico: il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puo' essere aumentato dalla somministrazione sistemica concomitante di acido fusidico con statine. Il meccanismo di questainterazione (se e' farmacodinamico o farmacocinetico, o entrambi) e'ancora sconosciuto. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti trattati con questa combinazione. Se e'necessario il trattamento con acido fusidico sistemico, il trattamentocon pravastatina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico (vedere paragrafo 4.4). Colchicina, precauzioniper l'uso: a causa del rischio aumentato di miopatia/rabdomiolisi, siconsiglia monitoraggio clinico e biologico, specialmente all'inizio di una terapia di associazione tra pravastatina e colchicina. Acido nicotinico: il rischio di tossicita' muscolare aumenta quando le statinevengono somministrate in concomitanza con l'acido nicotinico. Uno studio ha identificato in pazienti cinesi che assumevano acido nicotinicopiu' laropiprant, in concomitanza con simvastatina, una maggiore incidenza di miopatia e rabdomiolisi rispetto ai caucasici. Rifampicina: inuno studio di interazione in cui pravastatina veniva somministrata insieme a rifampicina, e' stato osservato aumento della AUC e della C max di pravastatina di quasi 3 volte. Pertanto, si deve usare cautela quando si associa pravastatina a rifampicina se queste vengono somministrate contemporaneamente. Non sono attese interazioni se la loro somministrazione e' differita di almeno due ore. Lenalidomide Quando le statine sono associate a lenalidomide c'e' un rischio aumentato di rabdomiolisi. E' necessario effettuare uno stretto monitoraggio clinico e biologico, specialmente durante le prime settimane di trattamento. Colestiramina/colestipolo: la somministrazione concomitante porta ad una diminuzione di circa il 40 - 50% della biodisponibilita' della pravastatina. Non vi e' una diminuzione clinicamente significativa della biodisponibilita' o dell'effetto terapeutico se la pravastatina viene somministrata un'ora prima o 4 ore dopo la colestiramina o un'ora prima del colestipolo (vedere paragrafo 4.2). Ciclosporina: la somministrazione concomitante di pravastatina e ciclosporina porta ad un aumento di circa 4 volte dell'esposizione sistemica alla pravastatina. In alcuni pazienti, tuttavia, l'aumento all'esposizione alla pravastatina puo' essere anche maggiore. Si raccomanda il monitoraggio dei parametri clinicie biochimici dei pazienti che ricevono questa combinazione (vedere paragrafo 4.2). Macrolidi: i macrolidi possono portare ad un aumento dell'esposizione alla statina se utilizzati in associazione. La pravastatina deve essere usata con cautela con gli antibiotici macrolidi (ad esempio eritromicina, claritromicina, roxitromicina) a causa di un possibile aumento del rischio di miopatie. In uno di 2 studi di interazionecon pravastatina ed eritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (70%) e della C max (121%). In uno studio simile con la claritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (110%) e della C max (127%). Benche' questi cambiamenti siano di scarsa importanza, si deve usare cautela quando si associano pravastatinacon eritromicina o claritromicina. Warfarin e altri anticoagulanti orali: i parametri di biodisponibilita' della pravastatina allo stato stazionario non sono alterati a seguito della somministrazione di warfarin. La terapia cronica con i due prodotti non produce alterazioni nell'attivita' anticoagulante del warfarin. Antagonisti della vitamina K:come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'inizio del trattamento o l'aumento del dosaggio di pravastatina in pazienti trattati inconcomitanza con antagonisti della vitamina K (ad esempio warfarin o un altro anticoagulante cumarinico) puo' causare un aumento del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR). L'interruzione o la riduzione della dose di pravastatina possono dare luogo a una riduzione dell'INR. In questi casi, e' necessario un adeguato monitoraggio dell'INR. Prodotti metabolizzati dal Citocromo P450: la pravastatina non viene metabolizzata in modo clinicamente significativo dal sistema del citocromo P450. Questo e' il motivo per cui prodotti che sono metabolizzati dal sistema del citocromo P450 o che lo inibiscono, possono essere associatiad un regime stabile di pravastatina senza causare significativi cambiamenti dei livelli plasmatici della pravastatina, come e' stato invece osservato con altre statine. L'assenza di una significativa interazione farmacocinetica con la pravastatina e' stata specificatamente dimostrata per diversi prodotti, particolarmente quelli che sono substratio inibitori del CYP3A4 ad es. diltiazem, verapamil, itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi, succo di pompelmo ed inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo). Altri medicinali: in studi di interazione con aspirina, antiacidi (quando somministrati un'ora prima della pravastatina sodica), cimetidina, gemfibrozil, acido nicotinico o probucol, non sono state osservate differenze statisticamente significativenella biodisponibilita'.
POSOLOGIA
Posologia: prima di iniziare la terapia con Pravastatina Mylan, devonoessere escluse le cause secondarie di ipercolesterolemia e i pazientidevono essere posti in una dieta standard povera di grassi che deve continuare durante il trattamento. Ipercolesterolemia: la dose raccomandata e' di 10 - 40 mg una volta al giorno. La risposta terapeutica siosserva entro una settimana e il pieno effetto della dose compare entro 4 settimane, pertanto devono essere effettuate misurazioni periodiche dei lipidi e la dose deve essere adeguata di conseguenza. La dose massima giornaliera e' di 40 mg. Prevenzione cardiovascolare: in tutti gli studi di prevenzione della mortalita' e morbilita', la sola dose iniziale e di mantenimento studiata e' stata quella di 40 mg/die. Dosaggio dopo il trapianto: dopo trapianto d'organo si raccomanda una dose iniziale di 20 mg/die nei pazienti con terapia immunosoppressiva (vedere paragrafo 4.5). In accordo con la risposta dei parametri lipidici, la dose puo' essere aggiustata fino a 40 mg sotto attenta supervisionemedica (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica (8-18 anni) conipercolesterolemia eterozigote familiare: la dose raccomandata varia da 10 a 20 mg una volta al giorno tra gli 8 e i 13 anni d'eta', poiche'dosi superiori a 20 mg non sono state studiate in questa popolazionee da 10 a 40 mg al giorno tra 14 e 18 anni (per bambine ed adolescentiin eta' fertile, vedere paragrafo 4.6; per i risultati dello studio vedere paragrafo 5.1). Non sono disponibili dati clinici riferiti ai bambini di eta' inferiore agli 8 anni. Pazienti anziani: in questi pazienti non e' necessario un aggiustamento della dose a meno che non vi siano fattori di rischio predisponenti (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale ed epatica: nei pazienti con compromissione renale moderata o grave o con significativa compromissione epatica si raccomanda una dose iniziale di 10 mg/die. Il dosaggio deve essere aggiustato secondo la risposta dei parametri lipidici e sotto supervisione medica. Terapia concomitante: gli effetti ipolipidemizzanti della pravastatina sul colesterolo totale e sul colesterolo LDL vengono aumentati dall'associazione con resine sequestranti degli acidi biliari (ad es. colestiramina e colestipolo). Pravastatina Mylan deve essere somministrata o un'ora prima o almeno 4 ore dopo queste resine (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti che assumono ciclosporina con o senza altri medicinali immunosoppressori, il trattamento deve iniziare con 20 mg di pravastatinasodica una volta al giorno e la titolazione a 40 mg deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo 4.5). Modo di somministrazione: Pravastatina Mylan va somministrata per via orale una volta al giorno preferibilmente alla sera con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa da 20 mg contiene 20 mg di pravastatina sodica; ogni compressa da 40 mg contiene 40 mg di pravastatina sodica. Eccipienti coneffetto noto: ogni compressa da 20 mg contiene 145,8 mg di lattosio;ogni compressa da 40 mg contiene 291,7 mg di lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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